venerdì 31 gennaio 2014

STO RIFACENDO LA PUNTA AL PENSIERO




Sto rifacendo la punta al pensiero,
come se il filo fosse logoro
e il segno divenuto opaco .
Gi occhi
si consumano come matite
e la sera
disegnano sul cervello
figure appena sgrossate e confuse .
Le immagini oscillano
e il tratto si fa incerto,
gli oggetti si nascondono :
è come se parlassero
per enigmi continui
ed ogni sguardo
obbligasse la mente a tradurre .
La miopia
si fa quindi poesia,
dovendosi avvicinare al mondo
per separarlo dalla luce .
Anche il tempo
subisce questo rallentamento :
i gesti si perdono,
i saluti non vengono colti .
L'unica cosa
che si profila nitida
è la prodigiosa
difficoltà della visione .

Valerio Magrelli
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