lunedì 6 gennaio 2014

STANCHEZZA






Sulla mia pagina scritta,
se voglio
che non mi rimorda,
quanto ancora da rifare !
La scrissi in fretta .
Se voglio avanzare un poco,
per un piccol salto,
che lunghe lontane rincorse !
Su e giù,
per i luoghi e le decisioni,
per le stagioni
e per l'eternità,
io son sempre daccapo,
con levate di Lazzaro
e ricadute di convalescente,
coi miei precoci mattini
esilarati di vitalità
perpetuamente guasti :
io faccio orge di tempo .
Quante cose cominciate
e rotte, nella mia vita !
Quante offerte rifiutate !
Le mie giornate
sono frantumi di vari universi
che non riescono a combaciare .
La mia fatica è mortale .

Vincenzo Caldarelli
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