La
mia culla
fu
un vecchio mantello,
un
nido di falco
che
mia madre portava
dalla
casa alla campagna
e
trasformava
in
amaca
per
I miei riposi sereni .
La
mi culla
fu
un'ombra d'ala
fra
I rami bassi d'un albero
lungo
un sentiero.
Quando
mia madre si avvicinava
io
le sorridevo nel sonno,
così
ella credeva
al
mio sognare
ed
io
alla
sua felicità .
Nella
terra arsa
i
suoi passi erano lievi.
Più
rumore facevano le foglie,
gli
uccelli
che
io non impaurivo.
Il
latte di mia madre stanca
-
non so se ora ella riposa,
ora
che vive sola lontano -
era
miele sotto il sole,
ambrosia
materializzata
per
il mio crescere miracoloso .
Antonio Seccareccia
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