Sola,
col
bacio che ti fece sposa,
ti
rivedo,
e
felice,
tante
volte senza che il cuore mormori.
E
la noia si accascia
nell'istante
sublime del ricordo
agli
occhi tuoi
che
s'aprono lucenti,
alle
labbra che soffrono
in
rifugio,
alla
bocca dell'amante .
I
dolori
sofferti
ancora acerba
dissimulati
da infantili pianti
e
le gioie infrequenti
cui
ti volgevi
con
precoce ansia
e
la vita monotona dei giorni
-
molti ma inconsci -
tutto
fu
per
un giorno di mistero
che
ti rendesse sposa
e
madre,
nell'angoscia
e nell'amore .
Triste
e lieta
vivesti
nell'attesa d'un bacio .
E
l'hai donato .
Ruggero
Bianchi
….........................................................
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