giovedì 2 gennaio 2014

AMORE




Sola,
col bacio che ti fece sposa,
ti rivedo,
e felice,
tante volte senza che il cuore mormori.
E la noia si accascia
nell'istante sublime del ricordo
agli occhi tuoi
che s'aprono lucenti,
alle labbra che soffrono
in rifugio,
alla bocca dell'amante .
I dolori
sofferti ancora acerba
dissimulati da infantili pianti
e le gioie infrequenti
cui ti volgevi
con precoce ansia
e la vita monotona dei giorni
- molti ma inconsci -
tutto fu
per un giorno di mistero
che ti rendesse sposa
e madre,
nell'angoscia e nell'amore .
Triste e lieta
vivesti nell'attesa d'un bacio .
E l'hai donato .

Ruggero Bianchi
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