Varie
e uguali le sponde
e
vario il cielo :
solo
una volta quell'acqua li vede.
Come
l'acqua , noi .
E
come il vento .
Strepita
sui muri e sulle piante,
e
per le strade mugola
e
foglie rapina, e alle vette la neve.
Veloce
ne passa il soffio.
Non
ritorna indietro .
E
siamo come il fuoco
che
s'impenna nel suo anelito,
e
cade, passato l'impeto,
in
deserta cenere .
E
come il fumo :
che
il rancore sperde
nel
vuoto cielo, e non esiste più .
Poi
siamo come treno a lumi accesi
nel
nero della notte :
romba
e passa,
e
ne rimane il brivido
sul
freddo delle rotaie,
e
l'eco che si spegne.
Noi
siamo come tutto che ritorna
senza
essere più quello;
nostro
esempio anche è la ruota
che
in se stessa gira:
volgono
i raggi
sempre
al punto stesso,
diverso
e uguale il fondo della strada.
Sempre
diciamo le tremende cose
che
dicemmo sul nascere
e
diremo
fino
al tramonto della effigie umana:
la
strada è interminabile
nel
giro del mondo,
e
il fondo sempre vario
e
uguale su cui la ruota va,
perennmente
.
Enzio Volture
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