venerdì 21 febbraio 2014

IL SONNO DELLA VERGINE



Fu varcata una sera con tua madre
la soglia della tua stanza,
o vergine scontrosa,
e ti vidi dormire .
Stavi lì, sul tuo letto,
supina, immobile e senza respiro,
finalmente domata .
Nulla d'angelico era in te
che dormivi senza sogni,
senza anima,
come dorme una rosa .
E un pò del tuo colore
se n'era andato .
Chiuso il volto,
rappreso in un sonno lontano
e gonfio d'occulto fermento,
lievitavi dormendo,
come un tempo nel grembo materno.
E io vidi, fanciulla,
il tuo sonno stupendo .

Vincenzo Caldarelli
................................................................................................



Nessun commento:

Posta un commento