sabato 7 dicembre 2013

LA PERMANENZA



 


Accadde in una metropoli,
non importa il paese, la lingua .
Molto tempo fa
(sia benedetto il dono
di trarre racconti da una sciocchezza
per strada, in auto – annoto
perchè non si perda ) .
Ma forse non fu una sciocchezza,
era un affollato caffè notturno,
in cui si esibiva
ogni sera una nota cantante.
Sedevo con altri nel fumo,
nel tintinnio dei bicchieri .
Cravatte,
abiti eleganti,
scollature femminili,
la musica selvaggia
di quel folclore montano .
E quel canto,
la sua gola,
uno stelo pulsante,
indimenticata per tutti questi anni,
il moto della danza,
il bianco della pelle
ed i capelli neri,
e immaginare
come odorava il suo profumo .
Cos' ho imparato,
che cosa ho conosciuto ?
Stati,
costumi,
esistenze,
è passato .
Nessuna traccia di lei,
di quel caffè.
Con me soltanto la sua ombra,
la fragilità e la bellezza,
sempre .

Czeslaw Milosz
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