sabato 21 dicembre 2013

ALLA DERIVA







La vita io l'ho castigata vivendola.
Fin dove il cuore mi resse
arditamente mi spinsi .
Ora la mia giornata
non è più
che uno sterile avvicendarsi
di rovinose abitudini
e vorrei evadere
dal nero cerchio.
Quando all' alba mi riduco,
un estro mi piglia,
una smania di non dormire.
E sogno
partenze assurde,
liberazioni impossibili .
Oimè .
Tutto il mio chiuso
e cocente rimorso
altro sfogo non ha
fuor che il sonno,
se viene .
Invano,
invano lotto
per possedere i giorni
che mi travolgono numerosi.
Io annego nel tempo .

Vincenzo Caldarelli
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