Ho
amato addolcire l'amarezza
quando
era più profonda
come
una brezza
non
sa quel che sfiora,
ho
amato dire no, dire si
davanti
all'incertezza
come
se ne sapessi qualcosa,
come
l'ond ne
sapesse
qualcosa della sponda.
Era
in te
che
cresceva il profuma di una rosa
rapito
dall'odorare del vento,
in
te che l'orrore e la dolcezza
rendevano
immedicabile,
impossibile
.
Ho
amato
con
quel goccio di angustura,
nella
tua lacrima più pura,
amareggiare
il tuo sguardo che dura
al
di là di ogni pianto,
cristallino
a versare natura nell'enigma .
Sei la
speranza
e
la disperazione.
La
lezione non è finita,
il kérigma
trema
più a fondo
quando
più a fondo incide
e
fruga dentro la ferita .
La
passione più alta dell'amore
ne
è al di là :
è
la sua compassione
il
fragile tremare
di
un filo d'erba nel vento .
Forse
l'agitarsi di ogni atto
è
nel cuore dell'evento
l'occulta
felicità del dolore .
Ti ho
atteso dove sapevo
che
non saresti passata
per
dirti, mia fata,
quanto
ti amo .
Non
misuravo la distanza,
l'essere
non ha distanza,
ma
solo dolore
mentre
lavora l'esistenza
e
mira a ferire
il
non essere che è
il
suo più oscuro essere nel cuore .
Piero Bigongiari
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