domenica 15 dicembre 2013

HO AMATO ADDOLCIRE L'AMAREZZA



Ho amato addolcire l'amarezza
quando era più profonda
come una brezza
non sa quel che sfiora,
ho amato dire no, dire si
davanti all'incertezza
come se ne sapessi qualcosa,
come l'ond ne sapesse 
qualcosa della sponda.
Era in te
che cresceva il profuma di una rosa
rapito dall'odorare del vento,
in te che l'orrore e la dolcezza
rendevano immedicabile,
impossibile .
Ho amato
con quel goccio di angustura,
nella tua lacrima più pura,
amareggiare il tuo sguardo che dura
al di là di ogni pianto,
cristallino a versare natura nell'enigma .
Sei la speranza
e la disperazione.
La lezione non è finita,
 il kérigma
trema più a fondo
quando più a fondo incide
e fruga dentro la ferita .
La passione più alta dell'amore
ne è al di là :
è la sua compassione
il fragile tremare
di un filo d'erba nel vento .
Forse l'agitarsi di ogni atto
è nel cuore dell'evento
l'occulta felicità del dolore .
Ti ho atteso dove sapevo
che non saresti passata
per dirti, mia fata,
quanto ti amo .
Non misuravo la distanza,
l'essere non ha distanza,
ma solo dolore
mentre lavora l'esistenza
e mira a ferire
il non essere che è
il suo più oscuro essere nel cuore .

Piero Bigongiari
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