Far
le valige,
sgomberare,
inebriante
e
tetra occupazione .
Sono
colpi di zappa
in
quella terra lurida
e
consunta
che
è il nostro passato .
Fra
i ricordi che affiorano
quale
ossame sospetto
ritrovo
a volte,
delle
mie fuggitive ispezioni,
documenti
illeggibili,
e
disperanti come palinsesti .
Io
non ho più occhi
per
decifrarli .
Vecchi
fogli,
illusioni
tramontate,
reliquie
di gioventù,
polline
denso, infruttuoso
e
vano ,
mi
piange il cuore a guardarvi,
oggi
che
ho il petto gonfio
dei
miei rimorsi
e
delle sofferte ingiustizie .
Vincenzo
Caldarelli
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