Di
sera
quando
è poca la luce,
nascosto
dentro
il letto
colgo
i profili
dei
ragionamenti
che
scorrono
sul
silenzio delle membra .
E'
qui
che
devo tessere
l'arazzo
del pensiero
e
disponendo i fili
di
me stesso
disegnare
con me
la
mia figura.
Questo
non è
un
lavoro
ma
una lavorazione.
Della
carta prima,
poi
del corpo.
Suscitare
la
forma del pensiero,
sagomarla
secondo
una
misura .
Penso
ad
un sarto
che
sia
la
sua stessa stoffa .
Valerio
Magrelli
…...............................................................
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