Prima
di primavera,
ma
poco,
si
diffondende
la
sua acquosa luminescenza
e
quel chiaro
e
quell' alone sui monti,
quel
trepidare dell'aria,
quel
vibrare delle immagini
di
là da quella garza
di
indicibile festività,
schermate
e
accese da essa,
quel
fulgore dell'effimero
esultante
a un tratto di esserlo
-
vigilia,
vigilia
incolmabile
di
nessun avvenimento -
c'è
non
solo in quale ricordo,
ma
c'è
detta
dell'erba
questa
nota
di
non so che perduto monocordio
-
pensa lei raggiunta in tutte le cellule .
Mario
Luzi
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