In
mano la borsetta minuscola .
Gli
occhi
un
poco sorpresi e a mandorla .
Sulle
tempie
due
fulve virgolette,
come
fulve domande.
Ecco
la casa,
la
cupa casa sua massiccia .
Altera
e pomposa ti guarda.
Mai
ne varcai la soglia,
ricordo
e,
grazie
al cielo,
mai
la varcherò .
Sulla
soglia
da
me si accomiata,
mi
bacia sulla fronte,
tenera
la mano mi accarezza
ma
dei suoi occhi tranquilli
qualcosa
m'incute una tristezza,
ch'è
simile a paura .
Non
mi occorre affogare
la
paura nel vino !
Questa
tattica femminile la conosco :
baciare,
accarezzare
la mano teneramente,
oltrepassare
la soglia
e
tutto dimenticare all'istante .
Si,
le
soglie mi hanno reso più saggio.
Brutalmente
mi hanno ammaestrato .
Di
quà o di là dalla soglia, più volte,
con
tanta arte mi hanno tradito .
Qualcuno
nella casa suona << do – re – mi >>,
e
di nuovo rammento qualcosa.........
So,
come
sei con me .
Di
là da quella soglia, come sei ? !
Evgenij
Evtusenko
….............................................................
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