Pronunzio
il tuo neme nelle notti scure,
quando
sorgono gli astri per bere dalla luna
e
dormono le frasche delle macchie occulte.
E
mi sento vuoto di musica e passione.
Orologio
pazzo che suona antiche ore morte .
Pronunzio
il tuo nome in questa notte scura,
e
il tuo nome risuona più lontano che mai.
Più
lontano di tutte le stelle
e
più dolente della dolce pioggia .
T'amerò
come
allora qualche volta ?
Che
colpa
ha
mai questo mio cuore ?
Se
la nebbia svanisce
quale
nuova passione mi attende ?
Sarà
tranquilla e pura ?
Potessero
le mie mani sfogliare la luna ! !
Federico
Garcia Lorca
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