venerdì 5 luglio 2013

QUANDO TELEFONASTI


Risvegliasti il telefono dal sonno profondo
con la voce amata che dolcemente tremava .
Era inverno .
Io sprofondavo nella poltrona immobile,
accanto alla solitudine.
Mi avvicinai alla finestra.
Fuori pioveva .
Guardai i lunghi cavi telefonici .
Venivano da lontano, senza fermata,
direttamente da te,
dal profumo dei tuoi capelli,
dalla linea delle tue labbra,
senza distrarsi per strada
con gli invitanti arcobaleni .
Piangevi ?
No .
Calde gocce di pioggia cadevano dai cavi .
Ismail Kadaré

Nessun commento:

Posta un commento