Noi
vivemmo altra vita
prima
che il morso della terra
ci
facesse strumenti di dolore.
Dove
palpitano i cieli
di
luce senza tramonto,
là
conoscemmo
la nostra innocenza,
ne
resta in noi
un
accorato profumo di fiori
che
biancheggiano
nelle
nebbie del tempo .
Una
speranza di perfezione,
ansia
perenne dello spirito,
ricorda
celesti
prodigi
da
cui fu tocca l'anima
immersa
ancora
nel
placato azzurro degli spazi .
Oh
sogni
incompiuti,
che
sempre inseguiamo vanamente,
bagliori
misteriosi
che
feriscono la monotona
eguaglianza
dei giorni,
pensieri,
pensieri
più grandi
della
nostra umana prigione,
tutto
è riflesso
di
una vita che fu nostra
prima
che il morso della terra
ci
facesse strumenti del dolore .
Maria
T. Messori Roncaglia Mari
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