VIBRAVA
LAVECCHIA CASA,
CIGOLAVA
TRA VECCHIE ORTICHE
E
IN PRESTITO
CI
OFFRIVA LA SUA FERMEZZA .
IN
LEI MORIVAMO,
MA
VIVI ERAVAMO ANCORA.
NOI
ANCORA AMAVAMO
E
QUINDI ESISTEVAMO .
UN
GIORNO POI
(
CHE NON SIA MAI , SIGNORE MAI ! )
QUANDO
CESSERO' DI AMARE,
QUANDO
MORIRO' DAVVERO,
ALLORA
LA MIA CARNE,
CON
SEGRETO SOGGHIGNO,
<<
SEI VIVO ! >>
ARDENTE
SUSSURRERA' DI NOTTE .
MA
NELLA FUTILITA' DELLE PASSIONI,
CON
TARDIVA SAGGEZZA,
TRISTEMENTE
COMPRENDERO'
D' UN TRATTO
COME
SIA FALSA
LA
VOCE DELLA CARNE
E
MI DIRO' : << HO SMESSO DI AMARE.
SONO
MORTO .
UN
TEMPO AMAVO.
UN
TEMPO ERO VIVO >>.
-
Evgenij Evtusenko -
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